L’ultima volta abbiamo parlato di come ho acquistato un server perfetto per me a poco, oggi parleremo della configurazione che ho eseguito.
Dopo aver costruito il mio rack verticale mi sono posto l’interrogativo di quale OS dovessi utilizzare:
Quale OS?
Un utente meno esperto potrebbe pensare che l’ unica scelta possibile sia quella di utilizzare una distribuzione di linux headless, come ubuntu server, non è una scelta sbagliata, ma ce ne sono sicuramente di migliori.
Perchè non ho scelto un sistema operativo da “NAS” come unraid o truenas?
Entrambi questi software permettono di creare un server capace di immagazzinare e rendere accessibili file con molta facilità sopratutto grazie alla loro funzionale GUI web. Tuttavia trattandosi di sistemi operativi “specializzati” i controlli diretti sull’OS potrebbero risultare più macchinosi. Alcuni di questi OS hanno docker preinstallato e permettono la creazione e la configurazione di container direttamente dalla GUI, tuttavia non hanno la flessibilità della soluzione che vedremo più avanti.
Perchè non ho scelto ubuntu server o altre distro linux “da server”?
Avrei potuto sicuramente installare una distro come ubuntu server, installare docker e gestire il mio server in questo modo. Molta gente utilizza configurazioni del genere e credo che sia il modo migliore se si vuole avere qualcosa di semplice ma allo stesso tempo funzionale. Personalmente ho ritenuto che questa strada non fosse la migliore per me per due motivi:
- sicurezza
- facilità di manutenzione
Perchè ho scelto un supervisor? Un supervisor è un software che ci permette di creare e gestire macchine virtuali. Le macchine virtuali sono come dei computer all’interno dei computer separate dal server barebone e tra di loro in modo molto netto. Esistono molti supervisor in circolazione ma la mia scelta è ricaduta su proxmox.
La mia configurazione
Proxmox è una distro basata su debian che tramite la GUI web ci permette di creare e gestire le nostre macchine virtuali. Personalmente ho creato 3 macchine:
- una macchina per tutti quei servizi che non hanno necessità di essere raggiunti dall’esterno della mia rete locale
- una macchina per tutti quei servizi che hanno necessità di essere raggiunti dall’esterno della mia rete locale
- una macchina che ha accesso ad una grande quantità di spazio che funge da NAS
Questa configurazione mi permette di mantenere un ordine logico e di utilizzare regole firewall separate per ogni tipologia di servizi, quindi aumentare di molto la sicurezza. Inoltre se è necessario un riavvio di una delle macchine non tutti i servizi andranno offline durante il riavvio.
Tutti i servizi girano su docker e sono gestiti da un’istanza di portainer collegata alle 3 vm più il mio raspberry pi
Alcuni dei servizi che ho installato sono:
Il tutto è esposto al mondo esterno utilizzando i cloudfare tunnel una soluzione innovativa di cui sicuramente parlerò in uno dei prossimi post.
Per finire in bellezza volevo annunciarvi il nuovo dominio per questo sito web: lolloandr.com! Nel prossimo post esploreremo ulteriormente questi servizi qui sopra elencati ed alcune delle soluzioni che utilizzo con loro, alla prossima!